Casa del Mutilato di Firenze
ANMIG
Firenze
La Casa del Mutilato, ex monastero camaldolese di Santa Maria degli Angeli, è oggi la sede della Sezione di Firenze dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra.
La Casa del Mutilato di Firenze, oltre alle memorie degli invalidi e mutilati di guerra, conserva un patrimonio storico artistico di notevole importanza. Questo perché un tempo vi si trovava l’antico monastero di Santa Maria degli Angeli, uno dei centri culturali più importanti della Firenze del Quattrocento. Nella Sala delle Assemblee si è costituita, quasi diciannove anni fa, una piccola e preziosa raccolta d’arte, legata alla storia dell’ex convento e a quella della Casa del Mutilato.
A sinistra della parete di entrata della sala è esposto il grande dipinto di Galileo Chini del 1928, che raffigura “Gesù nell’orto degli ulivi”, con i discepoli che dormono e l’ombra minacciosa di Giuda che si avvicina e che accentua la drammaticità della scena. L’opera fu donata dal pittore all’Anmig, come testimonia una lettera di ringraziamento per la donazione, trovata nell’archivio dalla nipote dell’artista Paola Polidori Chini. Tale lettera, firmata dal delegato regionale A. Nicolodi, ha permesso di datare l’opera, di conoscerne il titolo datogli dall’autore (“Il Tradito”) e di accertarne la donazione e il vincolo che l’opera stessa sia legata per sempre alla città di Firenze, qualora l’associazione cessasse di esistere o fosse trasformata.
Per Divo Savelli, per anni curatore del patrimonio artistico dell’Anmig di Firenze, il dipinto di Galileo Chini, non sembra essere sempre stato esposto, in quanto dopo l’alluvione del 1966, fu rinvenuto arrotolato nella soffitta della attuale sede, dal professore Mario Nencioni, presidente dell’associazione per una cinquantina di anni. Questo fatto non fu un’inadempienza dell’associazione, ma una conseguenza delle pressioni e accuse che furono rivolte a Galileo Chini nel 1939, quando l’Accademia del Disegno, che lo aveva nominato Accademico Onorario nel 1929, lo respinse “per indegnità e antifascismo”.
Il dipinto di Galileo Chini è considerato dagli studiosi una delle migliori opere dell’artista e può essere ammirato durante le visite guidate che vengono organizzate alla Casa del Mutilato e all’ex monastero camaldolese.
ANMIG
L’associazione, conosciuta come ANMIG Firenze, nasce nel 1917 durante la prima guerra mondiale, per assistere e reinserire nella società civile gli ex combattenti. Nel primo dopoguerra l’ANMIG diventa il riferimento per tutti i mutilati e invalidi della Grande Guerra, con sezioni in ogni provincia d’Italia. Nel 1932 la Sezione di Firenze acquista dall’Arcispedale di Santa Maria Nuova una porzione dell’antico monastero di S.M. degli Angeli per realizzare la propria sede. I lavori di costruzione della nuova sede cominciarono nel settembre 1934 e si conclusero tre anni più tardi, con l’inaugurazione della Casa del Mutilato il 4 novembre 1937. Con la fine della seconda guerra mondiale all’ANMIG si iscriveranno anche gli ex combattenti diventati mutilati o invalidi nelle guerre condotte dall’Italia fascista e durante la guerra di liberazione.